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Mercoledì 24 luglio 2013
- Percorso: da Stadl an der Mur (Austria) a Innsbruck (Austria) [Circa 380 km. Katschberg Höhe, Großglockner Hochalpenstraße, Edelweiss Spitze Zell am See, Krimml, Gerlos alpenstraße (con diluvio)]
- Pranzo: ristorante self service in cima al passo con terrazza sul ghiacciaio [sapevamo che non avremmo fatto un buon affare visto che il cibo è nella media (ma non scarso anzi, è buono) ma il costo è elevato (due wustel, patate al forno e acqua, 15,00 Euro. Una bottiglia di acqua da mezzo litro 2,80 Euro. Una fetta di Strudel 4,80 Euro) ma la vista da quella terrazza non ha prezzo ;)].
- Cena e pernotto: Hotel Tautermann [43,00 Euro a persona a notte in camera doppia e 32,50 in quadrupla, colazione compresa. Hotel bello e vicinissimo al centro. Pulito e colazione ottima. Ma non si sono comportati bene con noi visto che avevamo chiesto espressamente se erano forniti di posto per le moto (non ci importava interno, andava bene anche lungo la strada ma che il posto fosse disponibile) e ci hanno assicurato di si. Peccato che il posto non c'era (lo abbiamo trovato dopo, quando un po' di macchine se ne sono andate) e si sono giustificati dicendo che via email avevano capito che chiedevamo il parcheggio per dieci biciclette e non dieci moto, ma vi assicuro che la mail non dava adito a questo tipo di fraintendimento.]
Purtroppo facciamo la scelta di lasciare FedO, Saby e Ila andare per una strada diversa e più breve, per risparmiare un po' della catena di Ilaria che non sta messa bene. Questa cosa mi farà godere della giornata a metà Quindi li salutiamo e partiamo.
Nel tragitto che ci separa dal Großglockner non ci lasciamo comunque sfuggire la bellezza che incontriamo
E poi Katschberg Höhe
E che il Großglockner Hochalpenstraße sia nostro!!!!!! E se è così famoso, ci sarà un motivo! Salendo non si sa a chi dare i resti tanto è spettacolare la strada e tutto il suo contorno!
Tra mille soste e mille foto arriviamo in cima, dove l'efficienza austriaca ha costruito un parcheggio su più piani e dove i motociclisti sono assolutamente benvenuti e coccolati!
E il posto lascia davvero tutti incantati
Pranziamo sulla terrazza che domina il ghiacciaio, assumendo alimenti leggeri e salutari
E alla fine del pasto ci complimentiamo col Duka per il posto bellissimo dove ci ha condotto
Dopo pranzo sosta al bagno, spettacolare pure questo
E poi passeggiata all'osservatorio Wilhelm-Swarovski
Faticoso raggiungerlo, ma ne vale la pena
E al nostro rientro, le marmottine ci salutano
E dopo un breve giro al ciarpamondo alla ricerca di souvenir da portare a casa e si riparte passando per il passo Hochtor
E poi Edelweiss Spitze che per raggiungerlo ci sono circa tre chilometri con sei tornanti in porfido e tenuti malissimo! Non mi spavento facilmente per le strade ma un po' ho temuto su quella strada anche se poi la paura, una volta arrivato su, ti passa immediatamente!
Ovviamente non può mancare il lautoscatto in cima alla terrazza mentre mostriamo fieri i nostri adesivi da attaccare alla moto
E un altro scatto fattoci fare da un passante, a imperitura memoria del nostro passaggio da qua
Ma devo essere sincera: la mancanza di FedO, Saby e Ilaria si fa sentire. Avrei voluto averli con me. Ma ci torneremo, OHHHHHHHHHH se ci torneremo!
Ci rimettiamo in moto e in mezzo al delirio più totale di traffico, passiamo da Zell am See e poi dritti verso le cascate di Krimml
e poi il Gerlos alpenstraße MA il tempo ottimo che ci ha accompagnato fino a ora, decide che è ora di farci fare una potente doccia quindi all'imbocco del Gerlos inizia a piovere, ci mettiamo le cerate e un DILUVIO SPAVENTOSO ci accompagna fino a Innsbruck impedendoci di fatto di fare foto o soste.
Arrivati a Innsbruck ci accolgono FedO, Saby e Ila e ci aiutano a sistemarci visto che siamo bagnati come pulcini nonostante le cerate, soprattutto io che avevo chiuso male la cerata quindi l'acqua era passata bellamente dentro bagnandomi fino alle mutande
Ci sistemiamo alla menopeggio e ci dirigiamo verso una pizzeria italiana aperta fino a tardi (sono le 21:30 ed è molto difficile in Austria trovare chi, a quest'ora, ti dà cena ) e FedO allieta la serata mostrandoci il suo ultimo acquisto
Riusciamo a smettere di ridere solo perchè la fame è tanta ma "TI STIMO FRATELLO!!!!!!"
Dopo cena facciamo un giretto in notturna a Innsbruck che è veramente un gioiellino
La stanchezza di fa sentire e soprattutto, i vestiti bagnati bisognosi di passaggi di phon ci attendono quindi tocca rientrare.
E dopo aver sphonato un po' di roba, almeno per togliergli di dosso la parte più pesante dell'umido, distrutti ma contenti ce ne andiamo a nanna
Giovedì 25 luglio 2013
- Percorso: da Innsbruck (Austria) a Lagundo (Merano, BZ) [Circa 120 km. Brennero, Passo del Giovo]. Percorso di chi, una volta arrivato a Merano, ha accompagnato la Flo per un pezzo: da Merano (BZ) a Lagundo (BZ) [Circa 100 km. Val d’Ultimo, Passo Castrin, Brez, Passo Palade]
- Pranzo: noi rimasti a Lagundo, fine del salame avanzato e poi gelato a Merano.
- Cena: Braugarten Forst ovvero nel giardino della birreria Forst [cena ottima, piatti abbondantissimi, birra neanche ve lo dico. Un piatto a testa completo e birre a non finire, 30,00 Euro a persona]
- Pernotto: Garni Franz Leiter [40,00 Euro a persona a notte in camera doppia in trattamento B&B. Luogo incantevole! Il pernotto nella zona è costoso e questo è uno dei posti più economici che si trova ma questo B&B, gestito da una coppia di signori anziani, è veramente splendido, curato, pulito e comodo (ha anche l'ascensore). E' inoltre dotato di piscina anche se sul sito non è molto pubblicizzata. La colazione è buona e abbondante e i padroni di casa sono due vecchietti veramente squisiti. Unico neo è che non hanno bancomat o carta di credito quindi munitevi di contati per saldare il conto ma ne vale la pena].
La sera prima, quella breve visita a Innsbruck non mi lascia soddisfatta... Ho visto troppe case "colorose" che mi piacciono tanto e non posso lasciare questo paese senza averle fotografate!
Quindi mi alzo per prima, faccio colazione velocemente e vado verso il ponte dove eravamo andati la sera prima e con le luci della mattina, Innsbruck è ancora più bella
Rientro in albergo e li trovo ancora a fare colazione. Carichiamo le moto e si parte facendo la strada più breve per arrivare a Merano ovvero Brennero e passo Giovo.
Il Brennero però lo facciamo prendendo la statale che passa "sotto" alla famosa autostrada e mentre in mezzo a paesaggi da paura andiamo avanti, guardiamo l'autostrada stracolma di mezzi fermi in colonna e la domanda nasce spontanea: perchè non fare la statale quando è più veloce, bella e piacevole dell'autostrada?
Arriviamo al passo che finalmente riusciamo a specettare dopo che da qualche anno ci proviamo e non riusciamo mai a beccare la strada giusta
Sosta caffè
E si riparte, direzione Passo del Giovo, che anche se lo abbiamo già fatto, continua a mantenere il suo indiscusso fascino
Qua salutiamo la Flo che torna a casa (domani deve partire per una gara col suo vespa club) e Ste, Gabry, Franco e Dany la accompagnano per un pezzo.
Io, Ila, FedO, Saby e Andrea invece andiamo in albergo dove inaspettatamente troviamo anche la piscina , lasciamo i bagagli, ci mettiamo il costume e scendiamo nel giardino.
Tuffetto rinfrescante, pranzo a base di salame di cervo avanzato e pane e alle 14:30 si torna a Merano per consegnare la moto di Ila e ne approfittiamo per fare un giro nella bella cittadina
Non lo andiamo a visitare ma a Merano c'è anche il museo delle donne e fuori diamo il nostro contributo allo stesso... No, Ila ha solo partecipato ok, ma almeno ci ha messo l'impegno
Ci chiamano che la moto è pronta quindi andiamo a riprenderla (col meccanico che non si sa come, ha deciso di raccontarci del suo "alzabandiera continuo" quando è andato alla spiaggia di nudisti in Croazia.... Un discorso di un imbarazzante e fuori luogo unico, tanto che ci siamo piegati dal ridere! ) e si torna in albergo. Rientrano anche i ragazzi che avevano accompagnato per un pezzo la Flo e ora: PISCINA A NOI!!!!!!!!!!!!!!!!!
Non commento, lascio parlare le immagini!
Felici e distrutti ce ne andiamo a fare la doccia, breve aperitivo a pane e salame di stambecco e muflone (comprati al mercatino a Merano) e poi via, verso l'agognato Braugarten Forst
E per tutta la sera siamo allietati dall'orchesta locale che suona e il nostro tavolo dove si trova? ESATTAMENTE SOTTO AL PALCO quindi, anche urlando non ci sentiamo quindi ci restano due cose da fare: ci isoliamo iniziando a parlarci usando i cellulari o partecipiamo alla festa cantando e battendo le mani Optiamo per la soluzione due: se non puoi combatterli, ALLEATI!
La serata si conclude e il rientro ha visto un quantitativo di lautiscatti partiti così, come non ci fosse un domani
E i seicento metri che ci separavano dall'albergo vengono percorsi scegliendo una strada diversa da quella dell'andata, perdendoci in mezzo ai campi e cantando a squarciagola .
E al baccano generale partecipiamo tutti (gente che supera i quarant'anni, qualcuno abbondantemente ) meno che Andrea (28 anni ) che si vergognava di noi e tentava di seminarci lungo il cammino
Alcool e cibo fanno il loro effetto... Notte e a domani
Venerdì 26 luglio 2013
- Percorso: da Lagundo (Merano, BZ) a Rovereto (ingresso A22) [Circa 170 km. Val d’Ultimo, Passo Campo Carlo Magno Madonna di Campiglio, Tione, Ponte Arche, Altopiano di Fiavè, Passo del Ballino, Riva del Garda]
- Pranzo: Ristorante/Pizzeria da Lucio al passo del Ballino [ci siamo presi trota alla griglia (strepitosa!), insalata mista, acqua e caffè e abbiamo speso 15,00 Euro a testa. Posto assolutamente consigliato]
E' l'ultimo giorno e man mano per strada, ci saluteremo ma per ora non ci pensiamo: almeno fino a Madonna di Campiglio saremo ancora tutti insieme quindi carichiamo le moto e si parte trovando subito la Val d’Ultimo
E a questo punto non sappiamo cosa sia successo ma Saby ha soprassato tutti e a fo'o pesissimo come 'un ci fosse un domani ma a volte neanche un "tre cinque minuti", ha iniziato a salire verso il Passo Campo Carlo Magno come una furia e arrivata in cima per prima, ha gentilmente fatto notare al Duka che questa volta era arrivata prima lei a specettare il passo
E tutto questo, per accorgerci dopo che il vero cartello del passo stava qualche centinaio di metri più avanti
Ma democraticamente (pena l'essere bastonati da Saby ) abbiamo deciso che lo specettamento era comunque valido
In cima al passo ci fermiamo per un caffè
e qua dobbiamo salutare FedO, Saby, Franco e Gabry che prenderanno verso ovest per fare rientro alle rispettive magioni, ma prima non possiamo non fare un lautoscatto finale
lautoscatto che comprende, rappresentata dal cellulare in mano a Garby, la Flo che in quel momento stavamo sentendo
Baci abbracci e saluti e con Andrea, Ila, Ste e Dany ci dirigiamo verso Madonna di Campiglio e poi Tione, Ponte Arche, Altopiano di Fiavè
Per arrivare al Passo del Ballino
E poco più avanti ci fermiamo per pranzo e dopo pranzo, un ultimo, forse un po' serioso lautoscatto
quello con cui io e Andrea salutiamo i nostri compagni di viaggio che decidono di fermarsi un ultimo giorno in zona mentre noi decidiamo di rientrare in Toscana
Non è facile salutarli e andare via, la tristezza ci si legge negli occhi. Ma dobbiamo. Con Andrea ci dirigiamo verso l'autostrada che imbocchiamo a Rovereto (l'autostVada di VoVeVeto... UN INCUBO!!! ) e il viaggio fino a Firenze sarà un inferno, tentando di passare in mezzo alle macchine bloccate nelle gallerie tra Bologna e Firenze ma ce la facciamo e arriviamo sani e salvi a casa.
Che dire ragazzi.... L'ennesima meVaVigliosa esperienza condivisa con gente SPECIALE!
FINE!!!!!
a conclusione di tutto il racconto, foto, & c.....
RispondiEliminadirei......SBAV
ciao gio66 o, per i conoscenti, gìo66
Gio66, sei sempre troppo buono con me ;) :*
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